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Castello di Uviglie a Rosignano Monferrato

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Castello di Uviglie a Rosignano Monferrato

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L'origine del toponimo, secondo alcuni, può essere ricollegata alla voce latina "ovilia", plurale di ovile, a conferma della primitiva organizzazione pastorale della zona. Altri invece sostengono che derivi dal patronimico romano Avilius che ha lasciato più di una traccia nella zona. 
Le prime notizie certe del Castello si possono trovare in un documento datato 14 giugno 1322 con cui il Marchese di Monferrato Teodoro I concedeva alla famiglia Pocaparte la licenza "Hedificandi Castrum Ivilie" come propria dimora fortificata. Risale a questo periodo la costruzione della torre rotonda e del muraglione che sorregge il giardino pensile.
In seguito all'imposizione di nuove tasse da parte di Giovanni II Paleologo per riscattare i luoghi e i castelli pignorati dal padre Teodoro, iniziò nel XIV secolo un contenzioso nel quale i Pocaparte risultarono essere i più colpiti. Lo scontro giuridico si concluse con verdetto sfavorevole alle tesi dei Pocaparte. In seguito a ciò Antonio di Giovanni fu il primo dei Pocaparte a rinunciare ai suoi possessi su Uviglie: egli donò infatti tutti i suoi beni feudali a Maria di Serbia - madre e tutrice di Gian Giacomo Paleologo e di Guglielmo IX Marchese del Monferrato - in cambio della promessa di una dote di almeno mille fiorini a vantaggio dei suoi figli.
Nel Febbraio del 1495 Giovanni Antonio Pico - di antica famiglia patrizia casalese e Commissario Marchionale delle Entrate di Casale - ottiene i beni relativi al feudo di Uviglie, a titolo di vendita, dagli stessi Guglielmo IX e da Gian Giacomo.
Nel 1680 Giovanni Antonio Pico Gonzaga ottenne da Ferdinando Carlo Gonzaga Duca di Mantova e di Monferrato l'elevazione del feudo in contea.
Con la morte dell'ultimo discendente della famiglia Pico Gonzaga Giovanni Antonio IV, Uviglie passò alla figlia Felicita, sposa del Conte Ignazio Callori di Vignale, che insieme al figlio Armodio Callori Pico Gonzaga diede inizio ai lavori di restauro del Castello affidandoli all'architetto vercellese Arborio Mella. Ad Armodio, deceduto senza prole nel 1879 - il cui sarcofago è custodito nel parco - succede la contessa Luigia Callori in Massel di Caresana.
Castello e beni di Uviglie passarono poi, per sua precisa volontà testamentaria, al nipote Conte Emanuele Cacherano di Bricherasio ideatore e fondatore della FIAT nonché erede di una nobile famiglia di banchieri molto vicina ai Savoia. Quest'ultimo, morto celibe nel 1904, lasciò tutti i beni di Uviglie in eredità alla sorella Contessina Sofia Cacherano di Bricherasio che, in quanto nubile, concesse nel 1928 ai Missionari della Consolata di Torino la possibilità di insediarsi nel Castello facendone la sede di un noviziato.
Durante la seconda guerra mondiale nel castello venne traslata la salma di Don Giuseppe Allamano per proteggerla dai bombardamenti che colpivano la città di Torino. Il Castello, inoltre, nei secoli ha ospitato San Luigi Gonzaga - durante la permanenza di suo padre Ferdinando in Monferrato in qualità di governatore del Ducato - San Giovanni Bosco e infine i nipoti del Negus, Imperatore d'Etiopia, durante il periodo di permanenza al Castello dei Missionari della Consolata, molto attivi nell'Africa Orientale Italiana.
La proprietà dell'immobile fa oggi capo alla "Società Castello di Uviglie".

Caratteristiche della visita

Il Castello di Uviglie, tipica dimora nobile di villeggiatura, offre ampi saloni affrescati che si affacciano sul giardino pensile interno all'italiana.
Situate al di sotto dei saloni dell'ala nobile del Castello, le grandiose cantine storiche, conservano una collezione privata di bottiglie, insieme ad antiche botti e una serie di strumenti del "mastro bottaio".
Il Castello, immerso nel verde del suo parco all'inglese, "Giardino storico di interesse botanico" per Regione Piemonte con essenze tipiche del nostro clima e provenienti anche da Asia e America, ospita la cappella di Sant'Eusebio, cripta dei Conti Pico Gonzaga e offre ampie vedute panoramiche sul territorio circostante. 
Visitabili anche le nuove cantine che perpetuano una tradizione vitivinicola ininterrotta, risalente al 1491.

Curiosità

MONUMENTI CITTADINI

Gli “Infernot”, tipiche cantine scavate nel tufo, presenti all’interno della core zone dichiarata nel 2014 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO;
I "luoghi morbelliani" evidenziati, partendo dal Castello di Uviglie, con la posa in loco di alcune riproduzioni di opere del celebre pittore divisionista Angelo Morbelli che proprio nella vicina frazione Colma di Rosignano ebbe studio e dimora.

NEI DINTORNI

Città di Casale Monferrato, Capitale storica del Marchesato del Monferrato;

Sacro Monte di Crea, sito UNESCO facente parte del circuito dei Sacri Monti lombardo-piemontesi.

PRODOTTI TIPICI

Rosignano, capitale del ricamo in Monferrato. Gastronomia: il "bagnet", saporita salsa verde; la bagna cauda; la paniscia e la cisrà, a base di riso e di ceci; gli agnolotti e fritto misto. I dolci, krumiri, bonet e torte rustiche. 
In stagione funghi e tartufi. 

Vini tipici del Monferrato.

SPORT

Gioco del pallone elastico.

Servizi

Sede di cerimonie, eventi culturali o aziendali, servizi fotografici o pubblicitari.
Soggiorni: Pernottamenti presso gli appartamenti nella dependance del castello, all'interno del parco storico.

Informazioni aggiuntive

Ingresso consentito agli animali.

 

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2024

6-7 Aprile
13-14 Aprile
20-21 Aprile
25-27-28 Aprile

1-4-5 Maggio
11-12 Maggio
18-19 Maggio
ultimo weekend di maggio CHIUSO.

Date successive in definizione.

E' consigliata la prenotazione

Visite guidate su appuntamento in altri giorni ed orari per gruppi (minimo 20 persone).

 

Turno Unico ore 10.30.

Visite guidate in italiano. In inglese e spagnolo su richiesta.
Visite guidate dalla proprietà su richiesta.

Intero 15 €; ridotto per gruppi (minimo 20 persone), e ragazzi 6-12 anni 12  €; ingresso gratuito sotto i 6 anni non ancora compiuti

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