Castelli

Castello di Monteu Roero

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Castello di Monteu Roero

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Monteu Roero veniva anticamente chiamato Monte Acuto - dal latino Mons Acutus - a causa della sua posizione strategica. Il Castello posizionato in alto, sulla cima di una collina scoscesa, oltre ad assicurare una splendida vista sul Roero, garantiva la supremazia strategica, la sicurezza della fortezza e dei suoi abitanti. Motivo per il quale sono molti i nomi di imperatori e regine che hanno sfruttato la bellezza e la protezione di quella posizione ineguagliabile.
L'anno che può essere fatto coincidere con la nascita della storia del Castello è il 1041, anno in cui Enrico III concede il "Monte Acuto" al vescovo di Asti, per poi concedere la terra a Guido Biandrate, il costruttore del Castello. Il possesso gli viene poi riconosciuto ufficialmente con un attestato nel 1152 dall'imperatore Federico Barbarossa - il quale vi si rifugiava per sottrarsi al contagio quando la peste decimava le sue truppe - e da Federico II nel 1238 che ribadiva quanto concesso in precedenza.
I Biandrate, proprietari del Castello per tre secoli (fino al 1299) lo vendono ai Roero - Rotari - per oltre 48.000 fiorini. Sotto il dominio di questa famiglia, il Castello viene ristrutturato lasciando in eredità alcuni particolari costruttivi dell'epoca di incredibile valore e bellezza. Spicca il capitello, nel portico del giardino interno, raffigurante lo scudo araldico con le tre ruote, stemma del casato dei Roero, e sorretto da figure d'angolo con lineamenti e abbigliamento da paggetti, giovani servitori di nobile famiglia. 
Il Castello viene ampliato tra il 1570-1575 raggiungendo il periodo di massimo splendore. Purtroppo a causa del terremoto del 1887 alcune parti fortemente danneggiate vennero abbattute e mai più ricostruite. Cosi è giunto a noi pur mantenendo l'affascinante e minaccioso aspetto di un tempo.
Al Castello è legato un curioso episodio. Vi si racconta che il bibliotecario del barone Winterman, riordinando dei libri, notò che la copertina superiore della rilegatura di un volume era il doppio della parte inferiore. Decise allora di tagliare la pelle e dal nascondiglio ne uscì un foglio di pergamena su cui erano annotati segni incomprensibili. Col permesso del barone e l'aiuto di un professore universitario, appurò che era possibile decifrare quei segni strani attraverso le indicazioni provenienti da testi delle filosofie occulte. Si scoprì così, la vicenda di alcuni spagnoli che mentre si ritiravano dal Monferrato, dovettero, arrivati su una collinetta in vista del Po, cercare rifugio nei boschi per nascondere il bottino che portavano con loro. Si trattava di un vero e proprio tesoro che sarebbe stato sepolto tra quattro querce, una vecchia torre e antiche mura, su una collinetta sopra un paesino. Studiando il percorso, si concluse che non poteva che arrivare da una abbazia del Monferrato, seguendo, poi, le colline e il corso del Po, i ricercatori scorsero la torre di Monteu che ricordava quella citata nel documento. Iniziarono così gli scavi, che però furono presto interrotti, perché il Barone dovette trasferirsi per affari e vennero a mancare i mezzi per finanziare tale impresa. E così, ad oggi, ancora non si è svelato il mistero del tesoro nascosto.
Tra leggenda e realtà, questo è il Castello di Monteu Roero, la sua storia, la sua vita. 
Questo, nel 2012, ha spinto la famiglia Berta ad acquistare il Castello: l'amore della storia, delle cose belle, di valore; l'amore per il territorio. Amanti delle sfide e in continua crescita, Gianfranco ed Enrico decidono di adibire il Castello a museo, creando così, un Museo dentro al Museo.

Caratteristiche della visita

Di particolare importanza sono i due saloni affrescati nel tardo '500 e '600, raffiguranti il Mito di Dedalo e Icaro, il Mito di Fetonte, il Mito delle Ore, le Allegorie del Giorno e della Notte, un camino scolpito in stile rinascimentale e una statua Ebe di scuola canoviana. Nel salotto adiacente al salone centrale è, poi, raffigurata la protezione della Vergine nella liberazione di Bonifacio Roero dalla prigionia durante le Crociate. Affascinante e discreta è la chiesetta consacrata all'interno del Castello, un luogo di purificazione e preghiera, che sembra estrapolarsi dal tempo. La biblioteca, una perla di cultura, contiene libri di medicina, letteratura e filosofia risalenti al '500.

Fanno parte del percorso di visita cittadino (oltre il castello): 
- crotin e cantine storiche (percorso di visita ad antiche cantine scavate nella sabbia arenaria)
- studi artistici e di pittura (itinerario negli studi di artisti locali)
- galleria dei ricordi (raccolta di strumenti e attrezzi antichi)
- museo del potàge (spazio dedicato all'antico piatto tipico di Monteu Roero) - in allestimento 
- il mondo segreto dei funghi (mostra artistica -fotografica sul mondo micologico)
- sentieri (facili passeggiate sui percorsi delle Rocche del Roero)

Curiosità

MONUMENTI CITTADINI

Le Chiese: parrocchia di S. Nicolao, parrocchia di San Grato, cappella di San Bernardino, pieve di S. Pietro di Novelle, Cappella di San Sebastiano, Chiesa di Sant'Anna. Antica strada medioevale, ora via Fondo Villa; Fornache, archi Medioevali. Case Roero del ‘300 e Corte dei Rotari del 1700, "Crutin" antiche, profonde e labirintiche cantine scavate nella sabbia arenaria, giacimenti di fossili e rocche, lingue di terra frutto di fenomeni erosivi dell'era Terziaria e Quaternaria
Castagno di oltre 400 anni (più antico d'Europa), parco culturale "I ragazzi e le api", Parco tematico sull'apicoltura e natura con strutture ludiche e sentieri.

NEI DINTORNI

Alba, Bra, Asti, i castelli delle Langhe (Barolo, Grinzane Cavour, Serralunga d'Alba, Roddi) e del Roero (Monticello d'Alba, Sanfrè, Govone, Guarene, Magliano Alfieri), cantine vinicole. Canale e l'Enoteca Regionale del Roero, il paese di fiaba a Sommariva del Bosco, Osservatorio Ornitologico a Baldissero d'Alba, Biotopo e Oasi di San Nicolao a Canale, Parco Forestale del Rodeo a Sommariva Perno.

PRODOTTI TIPICI

Vini rossi (Nebbiolo d'Alba e Roero, Barbera d'Alba, Dolcetto d'Alba, Bonarda, Birbet), vini bianchi (Roero Arneis, Favorita), formaggi (robiola d'Alba), tartufo Bianco d'Alba, frutta e verdura, miele castagne. Il piatto tipico di Monteu Roero è il potage, costituito da stufato di carni e cotto a lungo sul "putagè" (stufa a legna) tradizionalmente accompagnato da polenta di mais a otto file.

SPORT

Rete Escursionistica del Roero e le Rocche.

EVENTI

Festa della Castagna (metà settembre), Tasta Tasta - passeggiata enogastronomica (metà giugno), Sagra del fungo - Fraz. San Grato (fine agosto), Roero Segreto (metà ottobre).

Servizi

Attività di approfondimento didattico per le scuole.

La struttura può essere affittata per eventi privati e matrimoni, inoltre possono essere organizzate degustazioni.

Informazioni aggiuntive

Accessibile a visitatori con disabilità.

Ingresso consentito agli animali.

 

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2024

APRILE: 21

MAGGIO: 19

GIUGNO: 16

SETTEMBRE: 21

OTTOBRE: 20

La dimora aderisce alla giornata dei Castelli Aperti, 19 maggio 2024.

Aperto in occasione delle seguenti festività: 8 dicembre Immacolata.

Aperto su prenotazione per gruppi (min.10 persone).

Dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00.

Visita guidata.

Visita guidata in inglese, francese, tedesco e spagnolo su richiesta.

Intero 8€; gratuito fino a 10 anni.

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