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Castello di Castelguelfo

Castelli

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Circondato da un’alta muraglia e da alcune cascine, il castello di Castelguelfo si presenta nell’aspetto romantico conferitogli dai restauri effettuati nel tardo Ottocento. Fa parte di una sorta di “corona di castelli” attorno alla città di Chieri, tutti direttamente o indirettamente dominati dal potente comune chierese. La costruzione serviva a custodire in luogo sicuro le vettovaglie e ad offrire rifugio durante il transito di armate nemiche. L’aspetto generale induce a considerarlo opera Trecentesca, anche se la più antica attestazione che lo riguardi è del 1029 quando Bianca di Torino lo donò ai monaci di San Salvà di Santena, successivamente nel 1425 viene citato nel libro “L’incastellamento” di Settia a proposito dei confini di Chieri. La sua funzione di castello rurale a guardia di strade e vettovaglie giustifica la quasi totale assenza di apparati decorativi.

La sua trasformazione in residenza nobiliare risale al Sei – Settecento. A metà del Cinquecento i Biscaretti di Chieri risultavano consignori di Castelguelfo a partire dai Bertone, che lo acquistò dai Corsando. Nell’Ottocento il castello apparteneva ai Baudi conti di Vesme, di Selve e di Calvignano, baroni di Belriparo, consignori di Lanerio, famiglia alessandrina con residenze a Vigone e a Torino, Proprio i Baudi di Vesme dovettero modificare sensibilmente l’interno e in parte l’esterno dell’edificio, inserendo un lucernario nel cortiletto interno, rifacendo ad ogiva gotica le finestre e gli infissi, introducendo nuove pavimentazioni e riarredandolo per mutarlo in comoda villa campestre.

La costruzione assunse l’aspetto pittoresco e manierato che conserva ancora oggi, con un parco all’inglese e una “allea” o viale di accesso che partiva da un ingresso oggi non più in uso. La cappella sorse dopo il 1860. Erano gli anni del revival gotico che portò alla costruzione del Borgo Medioevale a Torino: i Vesme coerentemente con la cultura dell’epoca, tesa alla riscoperta del medioevo patrio, interpretarono materialmente nella loro proprietà di Pessione tale gusto storico-artistico, facilitati da esempi presenti nella vicina Chieri. Sul lato opposto del parco si trova la ghiacciaia che si presenta come una calotta di laterizio ricoperta di terriccio, arbusti e alberi. Un buco alla sommità consentiva di gettare al suo interno la neve e il ghiaccio utili alla conservazione delle derrate tutto l’anno.

Aperture

2025

APRILE: 25, 27

MAGGIO: 1*, 11, 25

GIUGNO: 1, 2 *, 15 , 29

LUGLIO: 13, 27

AGOSTO: 31*

SETTEMBRE: 14, 21 (in occasione della Festa Patronale tariffe ridotte), 28

OTTOBRE: 5, 26

Domenica 15 giugno "A passo di storia": visite guidate ore 11, 15 e 17. Il gruppo "Historia Subalpina", al termine del tour, allieterà i visitatori con delle danze storiche risorgimentali del 1860. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA.

Visita guidata  dai proprietari in italiano.

* Giornate con possibilità di biglietto combinato Castello di Castelguelfo Pessione e Castello delle Quattro Torri di Arignano: 1 maggio, 2 giugno e 31 agosto.
Orario: alle 11 visita al castello di Castelguelfo di Pessione ed alle 15 visita al castello Quattro Torri di Arignano
Prezzi dei biglietti: € 16 intero, € 10 ridotto per bambini sotto i 10 anni e over 75 anni, gratuito per portatori di handicap e un accompagnatore.

COSTO BIGLIETTO

Intero: 10 euro

Ridotto (bambini di età inferiore ai 12 anni): 6 euro

Gratuito per persone con disabilità ed accompagnatore.

In occasione della Festa Patronale di Pessione, nei giorni 14 e 21 settembre, tariffe ridotte come segue: Intero 9€, Ridotto (bambini di età inferiore ai 12 anni): 5€, Gratuito per persone con disabilità ed accompagnatore.

ORARIO

Visite guidate alle 11.00 e alle 15.00

  • Il castello di Castelguelfo è aperto a visite guidate, è possibile affittare la location per eventi, matrimoni, cerimonie, meeting aziendali, mostre, shooting fotografici
  • Parzialmente accessibile a persone con disabilità motoria

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