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Museo dei soffitti in gesso e Teatro del Paesaggio - Castello di Magliano Alfieri

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Museo dei soffitti in gesso e Teatro del Paesaggio - Castello di Magliano Alfieri

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MUSEO CIVICO ANTONIO ADRIANO ARTI E TRADIZIONI POPOLARI LA CULTURA DEL GESSO E DEL MUSEO IL TEATRO DEL PAESAGGIO

Sul "Fundus Mallianus" si sviluppò, lungo la "strata" di collegamento tra Asti e Alba un importante insediamento, che diverrà il borgo di Magliano. Il nucleo del paese nasce nel X-XI secolo sotto la protezione del castello, già testimoniato nel 996. Nel medioevo fu "borgo nuovo" del Comune di Asti con funzione di difesa. Castello e paese furono infeudati, nel 1240, alla nobile famiglia astigiana degli Alfieri.
In un secondo tempo il feudo venne frazionato tra i vari componenti del casato; nei primi anni del Quattrocento il potere della famiglia attraversò la crisi: una parte del feudo venne attribuita ai Damiano e le altre ai Roero, Malabayla e Parato di Castellinaldo. Nonostante ciò gli Alfieri continuarono a mantenere la supremazia sul territorio.
Nel Seicento il dominio sulla zona apparteneva allo Stato dei Savoia, a cui gli Alfieri sono sempre stati legati. Il conte Catalano Alfieri, generale di fanteria sabauda, si fece costruire sul luogo della fortezza medievale una sontuosa residenza: un fabbricato imponente dalle linee severe e allo stesso tempo aggraziate del barocco maturo piemontese. Con l'estinzione di quel ramo della famiglia, nel 1797, il castello passò in eredità agli Alfieri di Sostegno, signori di S. Martino.
La leggenda vuole che Vittorio Alfieri, in quel castello, osservando un dipinto di Cleopatra nell'atto di farsi mordere dall'aspide, avesse avuto l'ispirazione per la composizione del "Saul". La sua biografia certifica invece di essere vissuto nel castello del patrigno, il cav. Giacinto Alfieri di Magliano solo fino all'età di nove anni.
Oggi il castello è proprietà del Comunale. L'ultima discendente del casato, la marchesa Margherita Visconti Venosta Pallavicino-Mossi lo lasciò in eredità alla Chiesa nel 1952.

Caratteristiche della visita

Nell'angolo nord con ingresso dall'esterno, il castello ospita la Cappella gentilizia del Crocefisso. Di notevole pregio è il Salone degli Stemmi, realizzato da stuccatori luganesi nell'Ottocento, dove spicca il bellicoso motto degli Alfieri "tort ne dure".

Le parti di maggior valore sono il portone in noce decorato con formelle intagliate secondo gusto barocco, lo scalone d'onore e il salone delle feste.

Nell'ala est del piano nobile troviamo il Museo Civico Antonio Adriano di Arti e Tradizioni Popolari La cultura del Gesso, inaugurato nel 1994 e dedicato ai soffitti in gesso, quali elementi di un'identità culturale contadina ormai lontana e fenomeno diffuso nei sec. XVI-XIX tra Roero, Monferrato e Langa. Più recentemente, nel 2015, è stato allestito un secondo museo, Il Museo Civico Antonio Adriano Il Teatro del Paesaggio, in cui a partire dall’evoluzione del paesaggio viene ripercorsa la storia del territorio di Langa e Roero.

Contornata da un verdeggiante parco la parrocchiale di S.Andrea conserva il sepolcro marmoreo del Conte Catalano Alfieri (1677).

Curiosità

MONUMENTI CITTADINI

Oasi naturalistica "Lago dei Canapali", Cappella di Santa Maria (ora della Neve), Cappella di Sant'Anastasia, Chiesa dei Santi Antonio e Maurizio (Sec. XVI), Chiesa di San Bernardo (Sec. XVI), Chiesa Parrocchiale di Sant'Andrea (Sec. XVIII), Cappella del Crocefisso, Casa Davicini, Palazzo Rabino.

NEI DINTORNI

Alba, Asti, i castelli delle Langhe e Roero, cantine vinicole.

PRODOTTI TIPICI

Vini (Nebbiolo d'Alba, Barbera d'Alba, Dolcetto d'Alba, Bonarda, Roero Arneis, Favorita), formaggi (robiola d'Alba, tartufo Bianco d'Alba), frutta e verdura.

Servizi

Didattica per le scuole.

Bar caffetteria e ristorante interno.

Affitto per eventi e location per matrimoni.

Informazioni aggiuntive

Accessibile a visitatori con disabilità.

 

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2024

Dal 01 aprile fino al 10 novembre: aperto sabato, domenica e festivi.

Aperto nelle festività: Pasqua, Pasquetta, 25 aprile Festa della Liberazione, 1 maggio Festa del Lavoro, 2 giugno Festa della Repubblica, 15 agosto Ferragosto, 1 novembre Santi.

Aperto su prenotazione per gruppi e scuole (min. 25 persone).

10.30-18.30 (ultimo ingresso h 17.30).

Visita libera, con audioguida; audioguida in inglese per il solo Museo dei Soffitti in Gesso.

Biglietto intero: € 5 per un singolo museo; € 7 per entrambi i musei.
Biglietto gruppi: € 4 per un singolo museo, € 6 per entrambi i musei;
Biglietto gratuito: Fino a 14 anni, disabili, guide turistiche, residenti, giornalisti con tesserino.

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