IL CASTELLO DI MAGLIANO ALFIERI
Il Castello di Magliano Alfieri appare imponente e sontuoso, con linee severe, addolcite dal barocco maturo piemontese. La costruzione del Castello inizia nel 1649, sul luogo di una fortezza medioevale, per volontà di Catalano Alfieri, al servizio di Casa Savoia come addetto alla riscossione dei tributi e appartenente alla Casata degli Alfieri di Magliano e Castagnole Lanze, famiglia che controllava il territorio dei Magliano fin dal XIII secolo. L’edificio verrà portato a termine dal figlio di Catalano, Carlo Emanuele, ministro dei Savoia a Madrid, Parigi, Vienna e ambasciatore a Londra. Anche il drammaturgo Vittorio Alfieri racconta nella sua biografia di essere vissuto nel Castello con il patrigno Giacinto Alfieri di Magliano fino all’età di nove anni. Una leggenda sostiene, invece, che lo scrittore avrebbe trovato l’ispirazione per la composizione del Saul, proprio osservando un dipinto presente nel Castello, raffigurante Cleopatra e l’aspide.
Nel 1797 si estinguono gli Alfieri di Magliano e il Castello passa in varie mani sino al 1952, quando viene donato alla vicina parrocchia di Sant’Andrea. Nel 1988 il Comune di Magliano riceve in dono il Castello dal parroco Don Guido. Grazie a diversi interventi di ristrutturazione, il Castello è tornato al vecchio splendore e ospita oggi il Museo di Arti e Tradizioni Popolari, con una raccolta degli aspetti della cultura e dell’arte della comunità piemontese, il Museo della cultura del Gesso, dedicata ai soffitti in gesso delle abitazioni contadine tipiche di questa zona, e il Museo del Paesaggio, con un percorso interattivo per narrare il territorio della Langa e del Roero.
LO CHEF Stefano Paganini è un giovane chef che esercita con grande passione la sua professione riuscendo a trasmettere il suo entusiasmo a chiunque lo conosca.
Nato ad Alba nel 1980, Stefano cresce a Neive, un piccolo paesino delle Langhe, dove, fin da piccolo, ha la fortuna di entrare in contatto con il mondo della ristorazione e della pasticceria. Grazie alla nonna Marianna, muove i primi passi in uno dei primi ristoranti stellati piemontesi, La Contea.
In lui matura una passione innata per la cucina, portandolo ad iscriversi alla scuola alberghiera nel Castello di Barolo e a lavorare nei weekend nell’Osteria Italia di San Rocco Seno D’Elvio dello Zio Franchino, locale alla moda, fuori dagli schemi, con una cucina sana e genuina.
Finita la scuola, giovane Davide Palluda, del ristorante All’Enoteca di Canale, trova in lui un valido aiuto in cucina. Stefano viene accolto non tanto come dipendente, quanto come un fratello minore a cui trasmettere la tecnica, l’entusiasmo, la passione e la costanza che un vero cuoco deve possedere. La loro collaborazione dura ben 14 anni e nel 2002, lo stesso Chef incoraggia il giovane a spiccare il volo e a mettersi in gioco con la gestione della cucina di un agriturismo a Canale, Villa Tiboldi. Un’esperienza nuova in cui Stefano inizia a camminare da solo, occupandosi non solo della preparazione dei piatti, ma anche del personale, dei fornitori, del menù, delle pubbliche relazioni. Quattro anni impegnativi, ma ricchi di risultati e riconoscimenti.
Nel 2006 Stefano torna all’Enoteca trovando una realtà evoluta e trasformata dove è necessario riconquistare la fiducia, acquisire nuove tecniche di preparazione e rimboccarsi le maniche. Con questo “corso di aggiornamento” Stefano completa la sua formazione.
Nel 2010, con la nascita della piccola Mia e il supporto della moglie Giada, decide di rimettersi di nuovo in gioco nel borgo di Magliano Alfieri, all’interno del Castello.
Il ristorante dal reale contesto è affidato allo Chef Stefano e alla moglie Giada che si propongono di offrire un esperienza eno gastronomica in un contesto famigliare con cornice da favola.
La carta propone un percorso degustazione che funge da carta e un percorso esperienza dove ci si affida all inventiva dello chef che propone ai suoi ospiti una cucina capace di risaltare al massimo la qualità dei prodotti, con piatti della tradizione rivisitati in nuove forme e accostamenti. Il legame con il territorio è fortemente radicato nella filosofia del ristorante che vede i frutti della terra come principali attori di ogni creazione e come forza e spinta verso nuove sfide. Una cucina, quindi, con lunghe radici nella cultura langarola, ma con forti rami verso l’innovazione e la scoperta.
Altri servizi
-cucina e contorno adatto a matrimonio e ricevimenti
-corsi di cucina
-servizio caffetteria e aperitivi
Stefano propone ai suoi ospiti una cucina capace di risaltare al massimo la qualità dei prodotti, con piatti della tradizione rivisitati in nuove forme e accostamenti. Il legame con il territorio è fortemente radicato nella filosofia del ristorante che vede i frutti della terra come principali attori di ogni creazione e come forza e spinta verso nuove sfide. Una cucina, quindi, con lunghe radici nella cultura langarola, ma con forti rami verso l’innovazione e la scoperta.
Aperto tutto l'anno.
Marinella Chiavero
Mobile: +39 339 2629368
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